Come si rolla uno spinello perfetto? Ecco tutti gli steps!

Come si rolla uno spinello perfetto Ecco tutti gli steps!

Brasa, bomba, canna, cannone, porre, torce, zars. Insomma, comunque lo si voglia chiamare, saper rollare una canna ad hoc è un requisito imprescindibile che qualsivoglia fan della cannabis non può non avere.
Lo spinello è il miglior modo per assumere la cannabis surclassando in popolarità la pipa ad acqua, il cilum e i vaporizzatori. Inoltre, diversamente da quanto si potrebbe pensare, passano più nanoparticelle prodotte dal gradevole nettare fumoso di quanto non faccia un bong!
Una canna perfetta deve prima di tutto bruciare bene, non vorrai mica che si consumi rapidamente come una normale sigaretta? Gli spinelli che ardono gradualmente sono gradevoli al palato, il fumo moderatamente caldo è ricco di cannabinoli e sostanze naturali che infondono particolari aromi e gusti alle piante. Entrambi gli elementi sono da considerarsi un toccasana per il nostro encefalo.
Procedi con la lettura per scoprire come rollare una canna.

Come si accende una canna?

Per rollare una canna, dovrai mettere insieme una brancata di materiali indispensabili:

  • Canapa (circa 30 g per canna);
  • Grinder;
  • Vassoio di rotolamento;
  • Cartine;
  • Filtrini;
  • Bastonicino, penne o qualsiasi altro oggetto (purchè sia cilindrico ed allungato).

Tritura l’erba

Utilizza una mola per dividere e tritare in modo uniforme la pianta. Un grinder produce una grandezza e una compatezza ben coesa, così facendo il vapore sarà più liscio ed omogeneo. Se non possiedi un macinino, dividi la cima con le dita. Lavora dolcemente per ridurre il più possibile i danni ai tricomi della canapa e, nel contempo, rimuovi possibili steli o semi, fai in modo che le parti abbiano più o meno la stessa misura.

Crea un filtro

Per creare un filtrino (o filtro), prendi un foglio di carta spessa (va bene anche un cartoncino), dopodiché strappane una striscia e dalle la forma di un rettangolo grande circa mezzo pollice. Una volta fatto questo, piega quasi tutta la carta (immagina di suonare una fisarmonica), avvolgi l’ultimo pezzettino intorno al fantomatico strumento musicale aerofono.

Inserisci l’erba

Appoggia la carta rollata sull’apposito vassoio con la parte adesiva lontana da te. Posiziona il filtro dove preferisci e spargi l’erba sulla carta in linea con lo stesso. Distribuisci il tutto sulla canna, stando attento/a a non eccedere con la quantità.
Ricordarti, inoltre, di spargere poca erba vicino al bocchino e più verso la punta.

Arrotola la canna

È finalmente arrivato il momento che tanto aspettavi! Accertati che il lato adesivo sia il più lontano possibile da te e raccogli la carta carica di cannabis.
Usa entrambi i pollici e gli indici per modellare la carta e dalle la forma di un tacos, scevrala avanti e indietro per distribuire in modo uniforme la cima e stringerla quanto basta. Non importa se vedrai cadere dell’erba: potrai inserirla in un secondo momento. Dalle una forma cilindrica, né troppo allentata (così da non ardere in modo disuniforme), né troppo stretta (dimodoché l’aria possa fluire liberamente).
Ripiega la parte non adesiva della carta arrotolata sull’erba e avvolgila delicatamente verso il lato colloso, ripiegando il bocciolo intanto che procedi. Lavora con i pollici per rotolare e gli indici per sorreggere la parte esterna. Lecca o inumidisci l’adesivo viscoso e parti dalla punta del bocchino per chiudere il tutto.
Una volta fatto questo, prendi una bastoncino, una matita o qualsivoglia tipo di oggetto dalla forma attinente per “confezionare” lo spinello verso il bocchino.
Adesso, puoi introdurre l’erba andata persa durante la fase di “deformabilità”.

Sigilla il tutto

Fai roteare la carta in eccesso sulla punta della canna per chiudere il tutto.

Divertiti!

Per concludere, è il momento di accendere la tua canna e di inspirare tramite il boccaglio.
Buon divertimento!

Come sono gli occhi di chi fuma le canne?

Gli occhi di chi fa un uso cronico di marijuana sono vitrei e arrossati, per via del vasodilatatore, il tutto accompagnato da secchezza delle fauci e aumento dell’appetito specie allo scadere delle fatidiche 3/5 ore.